In un mio precedente articolo intitolato Cani si nasce, cani si diventa avevo già accennato alla socializzazione primaria e al fatto che un cucciolo debba poter usufruire di vari momenti in cui potere interfacciarsi con i suoi simili in un contesto sicuro e con i soggetti idonei per accrescere in modo corretto le sue competenze sociali che lo porteranno ad essere un adulto senza problemi di insicurezza o incompatibilità nell’incontro con i conspecifici.
Ho citato dunque le puppy class come occasione di socializzazione. Tuttavia, se queste non sono svolte in maniera corretta, potrebbero essere più dannose che benefiche, e qui veniamo al punto.
Le puppy class sono incontri per cuccioli dai 2 ai 6 mesi, aperti a soggetti di tutte le razze e taglie, che prevedono, ovviamente la presenza dei proprietari. In situazioni ottimali, è preferibile che vengano strutturate in uno/due incontri individuali a domicilio seguiti poi da tre-quattro incontri collettivi al campo.
Gli obbiettivi di queste iniziative sono molto importanti: il primo è dare informazione al proprietario su chi è il cucciolo, che bisogni ha, come crescerlo con equilibrio per creare da subito una relazione adeguata libera da pregiudizi e antropomorfizzazioni, qual’è la sua comunicazione per prevenire errori o fraintendimenti comunicativi, quali sono le sue esigenze psico-fisiche e soggettive. Il secondo obbiettivo è dare la possibilità al cucciolo di fare esperienze di socializzazione con i suoi simili che siano in linea con la sua soggettività.
Frequentando le puppy class prima e le classi di socializzazione poi, tendenzialmente si diminuirà il rischio di avere un cane con problemi comportamentali. Durante gli incontri il proprietario capirà la valenza dell’essere comprensivo, coerente e sereno.
Negli incontri collettivi di socializzazione il cucciolo potrà stare con altri soggetti che hanno atteggiamenti, tipologia di gioco e caratteristiche fisiche diverse, oltre che con cani adulti adatti che guideranno le interazioni. Questo permetterà al soggetto di arricchire il proprio bagaglio di esperienze e imparare a relazionarsi correttamente con i simili.
Inoltre in quelle occasioni l’educatore potrà fornire ulteriori informazioni al proprietario rispetto alle caratteristiche soggettive del suo cane, alle dinamiche relazionali di gruppo e al comportamento da mantenere nel momento in cui il proprio cucciolo sta interagendo con gli altri nella misura in cui si renda necessario lasciarlo esprimere o quando e come si debba intervenire.
Come già accennato, negli incontri collettivi sarà utile per tutti inserire anche uno o più cani adulti capaci di svolgere una funzione di moderatore, poiché spesso i cuccioli che prendono parte alle classi non hanno avuto modo di passare i primi mesi della loro vita con la mamma e di vivere adeguatamente le fasi di attaccamento e successivo distacco e, di conseguenza, non hanno potuto imparare gli insegnamenti che la madre di norma consegna ai membri della cucciolata. I cani adulti che prendono parte alle classi saranno importanti per arricchire le esperienze sociali dei cuccioli, guidare le interazioni intervenendo se necessario dove vi siano atteggiamenti scorretti e offrendo anche un modello di comportamento corretto.
È spesso utile che alle classi partecipi anche un veterinario in collaborazione con gli educatori del campo al fine di dare informazioni sanitarie, alimentari e rispondere alle domande dei proprietari.
In occasione della valutazione del soggetto durante gli incontri a domicilio, l’educatore ha modo di segnalare se sia il caso o meno di farlo partecipare agli incontri collettivi, poiché per il cucciolo dovrà essere un momento di serenità: nel caso in cui non abbia le basi per un momento di socializzazione con i suoi simili, è necessario strutturare il percorso in maniera diversa.
Il set per gli incontri collettivi di socializzazione deve essere adeguato per poter permettere a tutti di mantenere distanza nei momenti in cui vengono fornite indicazioni e per far sì che nessun cane invada lo spazio intimo di un altro.
Immagini di copertina e di testo: Centro Cinofilo Yagolandia
Stephania Giacobone
Nasce nel 1987 a Ginevra. Passa i primi anni della sua vita a Courmayeur, Valle d’Aosta con i suoi primi due cani: Holly, un barboncino e Maurice, un boxer. Dopo gli studi universitari umanistici e teatrali a Torino e un master biennale di scrittura alla Scuola Holden, torna a vivere in Valle d’Aosta, con il suo cane, un Amstaff di nome Yannick. Inizia a collaborare a tempo pieno con Laurent Pellu nel loro Centro Cinofilo Yagolandia dal settembre 2014. Frequenta il Corso per Operatori di Zooantropologia Didattica SIUA. A febbraio 2017 entra a far parte della sua vita il suo secondo cane, Maya, una meticcia mix Amstaff/Cane Corso. Conclude il Corso Educatori Cinofili SIUA nel novembre 2016 e un anno dopo inizia il Corso Istruttori Cinofili SIUA. Quotidianamente divide il tempo fra le sue due passioni/lavori: la cinofilia e la scrittura.